The Hind Rajab foundation in azione a Roma. Chiesto l’arresto del generale israeliano Ghassan Alian

Non ci riempie di gioia il clima che si sta diffondendo, ma vigilare e collaborare affinché vengano assicurati alla giustizia anche gli esecutori materiali dei crimini indicibili di cui si sta rendendo responsabile l’esercito israeliano a Gaza, è il minimo a cui oggi sono chiamati TUTTI gli esseri umani, al di là dell’appartenenza a associazioni, istituzioni, partiti politici, organizzazioni di ogni tipo.

Una avvocata della Capitale nella notte del 13, alla notizia della presenza in città del generale Ghassan Alian, capo del Coordinamento delle attività del Governo israeliano nei Territori Occupati (COGAT), ha prontamente sporto richiesta di arresto immediato per genocidio, crimini contro l’umanità, e crimini di guerra. Si tratta della persona che ha definito i palestinesi “animali umani” e che dal 7 ottobre ha coordinato le azioni militari che hanno avuto come obiettivi i civili, le infrastrutture, ospedali, scuole e che hanno imposto una punizione collettiva alla popolazione di Gaza, azioni che sia le Nazioni Unite, sia le organizzazioni umanitarie hanno descritto come crimini di guerra e contro l’umanità.  

L’Italia, in quanto firmataria dello Statuto di Roma, ha il dovere di agire.

Noi, società civile, non possiamo tollerare che girino impuniti simili mostri, magari per godersi le vacanze o, peggio ancora, come hanno riferito media ebraici, per partecipare a incontri segreti con il Governo.  

Anche se non ci illudiamo che queste azioni abbiano un risvolto positivo è importante far sentire la nostra pressione affinché i cittadini israeliani si rendano conto del pessimo risvolto che le azioni del governo sionista attuale stanno procurando a tutti gli ebrei del mondo da parte di chi non fa distinzione tra sionista e ebreo.

Per non dimenticare la piccola Hind Rajab

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