Il “linciaggio” di chi critica Israele tocca anche la relatrice speciale ONU. Bandita dai media, pochi giornali le danno visibilità.

Gli studi di Francesca Albanese sul tema israelo-palestinee vengono utilizzati da tutti gli organismi internazionali per elaborare le loro sentenze. La relatrice ha rapporti con i politici di tanti paesi, spesso viene invitata in trasmissioni televisive all’estero, ma non in Italia. Perché? Ce lo spiega lei direttamente nell’intervista di Enrico Mingori per The Post Internazionale, settimanale italiano cartaceo e on line.

Molti gli spunti interessanti del suo pensiero, tra cui la considerazione che, oggi, a ottant’anni di distanza, si pensa all’Olocausto identificandolo solo ai campi di concentramento e ai forni crematori, e non al al processo, iniziato molti anni prima, di de-umanizzazione degli ebrei considerati alla stregua di animali. Tale processo portò alla discriminazione verso gli ebrei che, normalizzata nel sentire comune, rese possibile l’Olocausto. Oggi, pericolosamente, quel processo si sta affermando riguardo ai palestinesi.

Francesca-Albanese

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