La famiglia di Elya in Italia

 

La famiglia di Elya, originaria della Palestina e rifugiata in Siria, ha dovuto lasciare il paese allo scoppio della guerra civile rifugiandosi in Libano, nel campo profughi di Rashidieh. Il padre è scomparso in Siria e la madre si è ritrovata da sola a sostentare Elya, il fratello e la sorella maggiori, quest’ultima con crisi epilettiche e problemi d’udito derivanti dalle vicissitudini della guerra.

 

Nel campo di Rashidieh, la ong palestinese Beit Atfal Assumoud ha subito individuato la famiglia come a rischio e la ha assegnata ad ULAIA nell’ambito di SUPPORT a CHILD,il programma di sostegno economico a famiglie bisognose con bambini in età scolare che da anni intratteniamo con Assumoud cercando di eliminare le distanze e puntando al sostegno come vera e propria relazione di aiuto e conoscenza. ULAIA, grazie al contributo mensile di uno dei suoi supporters, ha così sostenuto la piccola Elya negli ultimi due anni fino allo scorso mese.

A ottobre, Elya ha compiuto 9 anni e con la madre e i due fratelli è arrivata in Italia tramite il corridoio umanitario realizzato da FCEI, Comunità di S. Egidio e Tavola Valdese. Una piccola soddisfazione aver avuto l’opportunità di segnalare la famiglia a chi si interessa di valutare l’accoglienza nel corridoio umanitario!

Insieme a loro altre tre famiglie palestinesi provenienti dalla Siria hanno lasciato i campi di Burj Al Shemali ed El Buss, testimonianze della complessità di un fenomeno migratorio che va ben oltre l’attuale conflitto siriano e che ci ricorda quanto sia ancora viva la questione palestinese e quella della sua identità legata a un ritorno in Palestina.

Matera, la città che sta accogliendo Elya e la sua famiglia, è simbolo della lotta per la sopravvivenza dei suoi abitanti, i quali hanno sempre trovato un modo creativo di adattarsi nonostante le difficoltà, scavando nelle grotte, cercando e ritrovando le proprie risorse anche nelle condizioni più avverse. Ci auguriamo che questa città possa ispirare la famiglia nel suo viaggio al momento di sola andata. Che possa essere un ricostruire tappa dopo tappa la propria identità, arricchendola e rafforzandone le radici, affrontando efficacemente di volta in volta le circostanze difficili così come hanno fatto gli abitanti di Matera.

La storia di Elya è solo una trama del tessuto più ampio dei sostegni di ULAIA dove singole risorse si intrecciano dando vita a inaspettati disegni di vita e, a volte, li cambiano.

Se siete interessati a far parte di questa trama o volete semplicemente saperne di più scrivete a sostegni@ulaia.org e saremo felici di rendervi partecipi.

Chiara

Area SOSTEGNI

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