Lo strano silenzio che avvolge la lenta dismissione dell’UNRWA

L’opinione di Luigi Lazzarini, Commissario Generale dell’UNRWA, riportata dal Guardian del 20 dicembre 2024 e pubblicata nello stesso sito dell’Agenzia ONU titolava: “UNRWA potrebbe essere costretta a smettere di salvare vite umane a Gaza. Il mondo permetterà che questo accada?” L’interrogativo fu espresso a valle delle leggi approvate dalla Knesset in ottobre che vietano all’UNRWA di condurre attività all’interno dei Territori occupati da Israele e ai funzionari israeliani di avere qualsiasi contatto con l’UNRWA.

Il basso profilo tenuto finora dai media e dai social intorno a queste leggi, forse si può spiegare con l’ottimismo per una soluzione di rigetto delle citate leggi da parte della Corte Suprema israeliana chiamata a esprimersi sui numerosi ricorsi presentati dalla società civile e da singoli individui. Ora, però, possiamo dare una risposta a quell’interrogativo. SI, il mondo ha permesso che questo accadesse.

Oggi, 30 gennaio, infatti, quelle leggi entrano in vigore. A Gerusalemme Est, come dice Michele Giorgio nel podcast di Pagine Esteri , la sede UNRWA è deserta, gli operatori e i funzionari ai quali non è stato rinnovato il visto hanno dovuto abbandonarla. Al momento per i profughi di Gerusalemme non è chiaro come e se ci sarà una integrazione nel sistema sanitario israeliano e se e quando i bambini palestinesi saranno inseriti nelle scuole gestite dal Comune israeliano, secondo una ipotesi che circola, ma senza certezze. 

E gli altri settori in cui opera UNRWA? Chi li gestirà? Chi provvederà alle infrastrutture nei campi profughi, ormai fatiscenti? Chi ai servizi sociali? Chi al lavoro? Tra le fila degli impiegati UNRWA ci sono molto palestinesi: gli insegnanti delle scuole, gli infermieri negli ambulatori, gli addetti alla pulizia nei campi e tanti impiegati negli uffici. Chi darà loro lavoro?

E cosa potranno mai fare gli operatori UNRWA presenti a Gaza con il divieto di interagire previsto dalle leggi israeliane anche per i propri funzionari? Come si potrà conciliare l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza previsto dal cessate il fuoco? Come si potranno ottenere i permessi di ingresso per operare se Gaza e Cisgiordania sono sotto il controllo israeliano?

Nulla è chiaro per i palestinesi, mentre è evidente che Israele anche con queste Leggi continua a sfidare l’Organizzazione delle Nazioni Unite alla quale essa stessa appartiene dopo averne definito “indesiderato” il suo massimo esponente Antonio Gutierrez.

____________

UNRWA, United Nations Relief and Works Agency, è l’agenzia dell’ONU istituita nel 1949 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi con il mandato di provvedere all’assistenza umanitaria in attesa di una soluzione giusta e duratura alla loro situazione.

Opera nella Cisgiordania, incluso Gerusalemme est, la striscia di Gaza, Giordania, Libano e Siria dove vivono milioni di palestinesi (e loro discendenti) scacciati dalle loro terre a seguito del conflitto del 1948, ai quali viene impedito il diritto a rientrare.  Provvede, con i fondi che riceve dagli Stati su base volontaria,  all’educazione, alla salute, ai servizi sociali e alle infrastrutture nei campi, ,ormai fatiscenti costruiti nel 1950. 

Banner per il consenso ai cookie di Real Cookie Banner