Dal Libano in guerra. Report Assumoud 13 novembre
I numeri, ad oggi, dell’attacco israeliano al Libano sono ormai noti: oltre 3.000 morti, 13.970 feriti e 1,2 milioni di sfollati (dati del Ministero della salute libanese).
Le statistiche che ci fornisce il report circa la sistemazione dei palestinesi sfollati dai campi del Sud (Rashidieh, Burj al Shemali, El Buss) e zone periferiche di Burj al Barajne di Beirut, rendono evidente la sproporzione nell’accoglienza tra quanti hanno trovato ospitalità presso parenti e amici nei campi del Nord, di Saida e di Beirut (23.420 persone) e quanto ha potuto offrire UNRWA nelle sue strutture, principalmente scuole (3.511 persone). Tra gli sfollati, anche palestinesi dalla Siria (PRS), Siriani (SYR) e altre nazionalità residenti nei campi. Non ci sono notizie, invece, del piccolo campo della Beqaa.
UNRWA ha lasciato alle ONG il compito di distribuire pacchi di cibo e kit igienici a chi non è in condizione di cucinare o di comprare, data l’economia di guerra che ha aggravato la già precaria situazione finanziaria del Paese per l’impennata dei prezzi. La situazione è ancora più grave per coloro che al Sud avevano un reddito da lavoro, ancorché giornaliero, in agricoltura, in edilizia, lavoratori e lavoratrici addetti alle pulizie e coloro il cui sostentamento era legato alla microeconomia dei campi (negozietti, attività di falegnameria, carrozzeria auto, ecc. ) .
Assumoud, oltre a fornire generi di prima necessità anche alle famiglie alloggiate presso parenti, con lo staff del Sud in servizio presso i campi non a rischio, sta cercando di assicurare i servizi di supporto psicologico e psichiatrico in modalità remota, compatibilmente alla debolezza di internet e all’abbandono dei terapisti che non stanno ricevendo stipendio. Ha inoltre attivato anche le classi di sostegno scolastico, nonostante le difficili circostanze, al fine di integrare le lezioni che UNRWA ha iniziato on line essendo impraticabili le scuole perché adibite a rifugi.
Chi conosce il territorio per aver visitato in passato il Libano e i campi palestinesi, può aver piacere nel leggere l’ elenco dettagliato degli interventi di Assumoud nei diversi campi e avere una idea della difficoltà di gestione in termini economici e organizzativi di un numero elevato di persone nello scenario attuale.
Infine Kassem Aina, direttore di Assumoud, rinnova l’appello alla solidarietà chiedendo, in alternativa ai bonifici bancari, l’invio a mezzo OMT o Western Union per importi fino a 2.000
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