Report dal Libano. 30 settembre-3 ottobre

Il report che segue arriva da Ben, medico con specializzazione in Advanced Trauma Life Support. volontario a Burj al Barajne camp durante la guerra civile in Libano. Ora si è trovato lì in visita per la ricorrenza dell’eccidio di Sabra e Chatila e ci è rimasto. Il suo report, accompagnato da sue riflessioni personali e con una dovizia di particolari che solo uno sguardo attento può cogliere, a noi che conosciamo il territorio ci ha fatto sentire sul posto, cosa che difficilmente accade leggendo narrazioni professionali. Ovviamente mentre Ben scrive (è anglofono) e noi traduciamo e pubblichiamo, qualcosa si è ormai saputo, ma vale la pena leggerlo.

Abbiamo integrato in nota il link al report del 2008 del generale israeliano suggerito nel testo, e vale la pena di leggerlo

Aggiornamento 30 settembre-3 ottobre

(traduzione a cura ULAIA)

Faccio seguito all’ultimo aggiornamento di domenica 29 settembre. Da allora l’assalto israeliano contro Hezbollah e il Libano continua inesorabilmente e a velocità vertiginosa con attacchi aerei in tutto il Libano. Il focus è ovviamente sul sud del Libano e sul quartiere di Dahya a Beirut insieme alla zona della Bekaa, in particolare Baalbek. Ma se si guarda la mappa del Libano, ci sono stati anche attacchi nella zona di Bcharre, area su al nord, dove ci sono i mitici cedri, e uno o due attacchi intorno a Tripoli.
Israele e i suoi portavoce affermano che questo è un attacco solo contro Hezbollah, ma questa è una bugia.

La gente qui mi sta dicendo che Israele sta facendo contro il Libano quello che fa a Gaza. La natura non discriminatoria della maggior parte degli attacchi è in linea con questo. L’attacco “chirurgico” che ha ucciso Sayed Hassan Nasrallah, per esempio, ha raso al suolo 4 condomini che hanno vaporizzato e sepolto circa 300 civili. I soccorritori stanno ancora cercando tra le macerie, ma sono sopraffatti da decine di nuovi attacchi ogni giorno. Un attacco aereo su Ain al-Delb, poco ad est di Saida, ha ucciso 45 civili, tutti che avevano cercato rifugio. L’ultimo numero di morti a ieri sera in Libano è di 1974 persone uccise.

Come a Gaza, Israele dice agli abitanti di questa o quel villaggio di allontanarsi e poi bombardano le strade che vanno verso nord , seminando terrore e caos. Il numero degli sfollati è ora di oltre 1,2 milioni di persone, soprattutto dal sud (Genoub) e Dahya (periferia meridionale). I più poveri dormono letteralmente nei parchi e nei giardini, sui marciapiedi o sulla Corniche lungo il mare. Ho camminato fino a Piazza dei Martiri l’altro giorno e ho trovato molte persone lì sui giardini intorno alle statue dei Martiri e sui gradini della Moschea Blu. Non sono solo libanesi. Ho trovato un gruppo di uomini e donne del Bangladesh. Lavorano qui e vivono a Dahya, ma non hanno un riparo. Ho trovato un gruppo di giovani donne dalla Sierra Leone e dal Kenya. Sono lavoratori domestici e alcuni di loro mi hanno detto che vivono nel distretto di Sabra a nord di Shatila. I loro datori di lavoro sono andati via e sono stati abbandonati a se stessi. Fortunatamente una organizzazione caritatevole sembra abbia trovato riparo per loro. Purtroppo lo stato libanese, vicino alla bancarotta, non ha le risorse per aiutare gli sfollati. Si lascia che la gente comune (società civile libanese) e le organizzazioni caritatevoli provino a dare una mano. Raseef Beirut, il ristorante dove vado spesso, raccoglie donazioni per aiutare a sfamare gli sfollati.

Per quanto riguarda i palestinesi nei campi del sud (Bourj al-Shemali, al-Bass, Rashidiye), molte persone se non la maggior parte sono fuggite a nord. Israele ha ucciso dei palestinesi di quei campi, compreso i membri di Hamas e del PFLP. Ho parlato con Kassem Aina di Beit Atfal Assumud. Mi ha detto che molti palestinesi sono andati nei campi del nord (Beddawi e Nahr al-Bared) e stanno con i parenti lì. La scuola UNRWA a Nahr al-Bared ha aperto le sue porte per offrire riparo. Altre persone sono andate sui monti dello Shouf (zona cristiana). Molte, se non la maggior parte delle persone nel campo di Bourj al-Barajneh hanno lasciato il campo. Un team di Assumoud si occupa dei più poveri. Haifa Hospital rimane operativo, ma come durante le guerre dei campi il rifugio più povero è nei corridoi degli ospedali.

Sono in contatto con Firaz Dakkak via WhatsApp. Era un bambino di 5 anni con craniosinostosi durante le guerre dei campi ed ora ha 43 anni. Vive con la sorella Souha, che si prende cura di lui e lavora a Haifa. Firaz fuma il suo nargileh e quando gli chiedo come sta è: mniyeh, dice, bene. La loro casa è nella parte bassa del campo, che è il quartiere di Tarshiha. È vicino alla parte libanese di Bourj al-Barajneh. C’è stato un enorme attacco aereo in questa zona ieri sera giovedì. Gli assassini sionisti stanno cercando di eliminare Hashem Safieddine, che è il successore designato di Hassan Nasrallah. Al momento non ci sono notizie su di lui. Avrei volute visitare Bourj, ma Kassem mi ha detto di no e io ho promesso alla mia famiglia di fare attenzione.

Israele ha ottenuto vittorie tattiche significative penetrando nel sistema di sicurezza di Hezbollah e l’assassinio della leadership militare e politica, in primo luogo Sayed Hassan Nasrallah. Nei giorni successivi allo scorso venerdì il morale ha subito un duro colpo, aggravato dall’implacabile campagna israeliana di distruzione e uccisione. Ero appena tornato alla mia camera d’albergo martedì sera e avevo acceso la TV su Al Jazeera quando ho visto l’arrivo LIVE dei missili balistici dell’Iran sui cieli di Tel Aviv. Qualcosa da vedere. La mattina seguente altre notizie dal sud, dove la resistenza libanese aveva respinto con successo un’invasione israeliana del territorio libanese a Aadaisseh e Maroun ar-Ras, uccidendo due ufficiali dell’esercito israeliano e sei soldati e distruggendo tre carri armati Merkava. Questo ha rafforzato molto il morale qui in Libano e a Gaza.
A Gaza la gente è stata punita per aver applaudito le rappresaglie iraniane. Il giorno seguente ha visto più attacchi aerei israeliani su obiettivi civili, tra cui un orfanotrofio, con 110 persone uccise, in maggioranza donne e bambini. Si tratta di un aumento significativo rispetto al giorno prima. Il bersaglio di civili, in particolare bambini, è incredibilmente crudele.

Giovedì 3 ottobre, poco dopo la mezzanotte, un attacco aereo israeliano nel distretto di Bashoura che si trova nel centro di Beirut appena a sud di Piazza dei Martiri. L’attacco aereo ha colpito un centro medico del Comitato di salute islamica, che è affiliato a Hezbollah, ma è un’istituzione civile. Ha ucciso nove paramedici/operatori sanitari. Da allora ho letto di altri attacchi in strutture sanitarie e finora 25 operatori sanitari e volontari sono stati uccisi. Questo è in effetti lo stesso approccio di Gaza, dove lo stato sionista non fa distinzione tra obiettivi militari e civili. Non c’è forma di terrorismo che non sia stata utilizzata da Israele.

In questo contesto è interessante leggere un articolo del 2008 del generale dell’esercito israeliano Giora Eiland “La terza guerra libanese” (link in nota in calce). Conosciamo già la famigerata prefazione dello stesso Eiland per Gaza, pubblicata alla fine dello scorso anno. Per sconfiggere Hamas, raccomanda di prendere di mira la popolazione civile e le sue infrastrutture, comprese le strutture sanitarie e il taglio delle forniture alimentari. Il suo documento del 2008 suggerisce essenzialmente la stessa cosa: per sconfiggere Hezbollah è vitale colpire non solo le sue infrastrutture, ma l’intero stato del Libano. Il bersaglio della popolazione civile è centrale. Questo aumenterà la pressione su Hezbollah. Lo stato libanese deve pagare per lasciare che Hezbollah si riprenda. Quando ho letto il documento del 2008 (1), la conclusione è che le raccomandazioni di Eiland sono state attuate alla lettera.

Questo fa di Giora Eiland uno dei pensatori centrali su come portare avanti il genocidio palestinese a Gaza e la distruzione del Libano. Se ci sarà mai un futuro processo in stile Norimberga, Eiland dovrebbe unirsi a Netanyahu, Gallant e il capo di gabinetto Halevi come uno dei principali imputati.

Ora è venerdì mattina. Ho scoperto che Mads Gilbert, l’anestesista norvegese, che non è riuscito ad entrare a Gaza, ora lavora nell’ospedale governativo di Nabatyeh nel sud. Ricordo Mads dal 1982 quando lavorava qui durante l’invasione israeliana del Libano e l’assedio di Beirut-Ovest.
Gli israeliani hanno appena detto alla popolazione di Nabatyeh di spostarsi a nord. Sembra che siamo ancora nelle prime fasi di un’invasione del sud. La superbia israeliana pensa che sia giunto il momento di sconfiggere Hezbollah e l’Asse della resistenza.

Netanyahu sta probabilmente puntando su Trump e vuole mantenere la guerra fino a dopo le elezioni americane, qualcosa che Biden/Harris sono intenzionati ad evitare. Ma loro e altri governi occidentali non hanno la spina dorsale o la volontà politica di intervenire sullo stato sionista canaglia. Non sarei sorpreso di sentire che i servizi segreti e militari USA/Francesi/Britannici/Tedeschi/NATO stanno cospirando con Israele contro l’Iran e l’Asse della resistenza. Netanyahu li sta portando in un viaggio sconsiderato verso una nuova escalation e una guerra regionale.
Ciò che trovo veramente scioccante è come le azioni dello stato sionista e del governo degli Stati Uniti abbiano minato il rispetto per le regole del diritto internazionale e come i media occidentali non lo stiano evidenziando.

Non sono in attesa di partire. Partire è come abbandonare questo popolo a sé stesso.
Ben

(1) https://www.washingtoninstitute.org/policy-analysis/rethinking-two-state-solution

BEN-

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